-ITA-
Ciao Beasts!!!
Finalmente si ritorna su Ulag Zone, e lo si fa col botto.
Dopo 3 anni di lavoro ED INTOPPI dall'inizio di questo progetto, finalmente viene alla luce (o all'oscurità, se si vuol esser pignoli) il primo brano a nome, semplicemente, Ulag.
E per paradosso, non è un pezzo nello stile che più mi si addice, ANZI.
Ma l'idea di ULAG è quella di spingersi oltre i confini...quali è da stabilire di volta in volta!
Incubo nasce da un'idea anche banale: un pezzo con cantato femminile dallo stile più moderno.
MA.
Non volevo assolutamente farlo in modo "canonico".
Prima di tutto, ho voluto allontanarmi abbastanza dalla tipica produzione tipo "Delain" (con il massimo rispetto per la band, che reputo ottima).
Secondo, l'idea di fondo nasce da...DARIO ARGENTO!
Una sua citazione descrivendo "Profondo Rosso", mi colpì molto: non lasciar mai tranquillo lo spettatore.
In questo brano ci sono momenti ben calcolati, che metteranno sugli attenti l'ascoltatore; piccoli dettagli, variazioni, suoni...qualcosa non va, ma non si percepisce bene cosa.
Passando ai miei compagni di ventura che hanno avuto l'ardire di seguirmi, cito anzitutto le due interpreti: Elena Agostinelli & Sara Magnamassa.
Entrambe vengono da un retaggio ben lontano dal Metal, ed era proprio quello che cercavo.
Provenienti dalla Rock/Pop band "Biciclette Volanti", ho avuto la fortuna di conoscerle anni fa e notare la loro naturale propensione a completarsi.
Da segnalare che il testo, è 100% opera loro!
Al basso, il folle Alex Perugini, che qualcuno ricorderà come special guest in "Humanity 2.0"
dei miei OsseltioN.
Qui a lui debbo un vero inchino, avendo creato una parte di basso che è praticamente perfetta: groove, armonia, tecnica...e follia, ovviamente.
Alla batteria il sempre presente Ruglud...non credo si possa fare diversamente!
Finalmente si ritorna su Ulag Zone, e lo si fa col botto.
Dopo 3 anni di lavoro ED INTOPPI dall'inizio di questo progetto, finalmente viene alla luce (o all'oscurità, se si vuol esser pignoli) il primo brano a nome, semplicemente, Ulag.
E per paradosso, non è un pezzo nello stile che più mi si addice, ANZI.
Ma l'idea di ULAG è quella di spingersi oltre i confini...quali è da stabilire di volta in volta!
Incubo nasce da un'idea anche banale: un pezzo con cantato femminile dallo stile più moderno.
MA.
Non volevo assolutamente farlo in modo "canonico".
Prima di tutto, ho voluto allontanarmi abbastanza dalla tipica produzione tipo "Delain" (con il massimo rispetto per la band, che reputo ottima).
Secondo, l'idea di fondo nasce da...DARIO ARGENTO!
Una sua citazione descrivendo "Profondo Rosso", mi colpì molto: non lasciar mai tranquillo lo spettatore.
In questo brano ci sono momenti ben calcolati, che metteranno sugli attenti l'ascoltatore; piccoli dettagli, variazioni, suoni...qualcosa non va, ma non si percepisce bene cosa.
Passando ai miei compagni di ventura che hanno avuto l'ardire di seguirmi, cito anzitutto le due interpreti: Elena Agostinelli & Sara Magnamassa.
Entrambe vengono da un retaggio ben lontano dal Metal, ed era proprio quello che cercavo.
Provenienti dalla Rock/Pop band "Biciclette Volanti", ho avuto la fortuna di conoscerle anni fa e notare la loro naturale propensione a completarsi.
Da segnalare che il testo, è 100% opera loro!
Al basso, il folle Alex Perugini, che qualcuno ricorderà come special guest in "Humanity 2.0"
dei miei OsseltioN.
Qui a lui debbo un vero inchino, avendo creato una parte di basso che è praticamente perfetta: groove, armonia, tecnica...e follia, ovviamente.
Alla batteria il sempre presente Ruglud...non credo si possa fare diversamente!
Dal lato prettamente della produzione, anche qui potrei dirne molte...ma non voglio svelare troppo.
Tra saturazioni vocali simulate con un Roland JV2080, Ignite Amps, basi techno sotto batterie vere...
Una sola cosa voglio dire esplicitamente, perché è il "nuovo corso" che ho intenzione di perseguire già da un po': niente copia/incolla qui, solo tanto sudore, voglia di fare, test su test.
Grazie a chiunque segua questo mio nuovo percorso!
Devo ancora aggiornare il blog con tutti i nuovi dati, ma intanto posso dire che potete trovare il brano, oltre che sul mio canale youtube, anche sulla nuova piattaforma Bandcamp dove oltre allo streaming, è possibile scaricarlo gratuitamente (per ora...) al lancio ed ad un prezzo assai basso, in seguito.
Qui sotto, i link necessari.
Mauro Ulag
https://www.youtube.com/watch?v=lfH3HDsdyPI
Tra saturazioni vocali simulate con un Roland JV2080, Ignite Amps, basi techno sotto batterie vere...
Una sola cosa voglio dire esplicitamente, perché è il "nuovo corso" che ho intenzione di perseguire già da un po': niente copia/incolla qui, solo tanto sudore, voglia di fare, test su test.
Grazie a chiunque segua questo mio nuovo percorso!
Devo ancora aggiornare il blog con tutti i nuovi dati, ma intanto posso dire che potete trovare il brano, oltre che sul mio canale youtube, anche sulla nuova piattaforma Bandcamp dove oltre allo streaming, è possibile scaricarlo gratuitamente (per ora...) al lancio ed ad un prezzo assai basso, in seguito.
Qui sotto, i link necessari.
Mauro Ulag
https://www.youtube.com/watch?v=lfH3HDsdyPI
-ENG-
Hi, Beasts !!!
Finally, we return to Ulag Zone, and we do it with a "BOOM".
After 3 years of work and setbacks from the beginning of this project, finally comes to light (or obscurity, if you want to be picky) the first song to name, simply, Ulag.
After 3 years of work and setbacks from the beginning of this project, finally comes to light (or obscurity, if you want to be picky) the first song to name, simply, Ulag.
And paradoxically, it is not a piece in the style that suits me best, QUITE THE CONTRARY
.But the idea of ULAG is to go beyond the borders ... which are to be established from time to time!
Incubo was born from an even banal idea: a piece with a more modern style female singing.
BUT.
I absolutely did not want to do it in a "canonical" way.
First of all, I wanted to get far enough away from the typical "Delain" type production (with the utmost respect for the band, which I think is excellent).
Second, the basic idea comes from ... DARIO ARGENTO!
One of his quote describing "Deep Red", struck me very much: never to let the viewer calm.
In this piece there are well-calculated moments, which will put the listener on the alert; small details, variations, sounds ... something is wrong, but what is not perceived well.
Moving on to my companions in fortune who had the audacity to follow me, I would like to mention first of all the two interpreters: Elena Agostinelli & Sara Magnamassa.
They both come from a very distant legacy from Metal, and that was just what I was looking for.
Coming from the Rock / Pop band "Biciclette Volanti", I was lucky enough to meet them years ago and notice their natural propensity to complement each other.
It should be noted that the text is 100% their work!
On the bass, the crazy Alex Perugini, whom someone will remember as a special guest in "Humanity 2.0" by my OsseltioN.
Here I owe him a real bow, having created a bass part that is practically perfect: groove, harmony, technique ... and madness, of course.
On the drums the ever-present Ruglud ... I don't think we can do otherwise!
From the pure production side, here too I could say many ... but I don't want to reveal too much.
Between vocal saturations simulated with a Roland JV2080, Ignite Amps, techno bases under real drums ...
I only want to say one thing explicitly, because it is the "new course" that I intend to pursue a while: no copy/paste here, just a lot of sweat, desire to do, test after test.
Thanks to anyone who follows my new path!
I still have to update the blog with all the new data, but in the meantime, I can say that you can find the song, as well as on my youtube channel, also on the new Bandcamp platform where in addition to streaming, you can download it for free (for now ...) at launch and at a very low price afterward.
Below, all the links:
https://www.youtube.com/watch?v=lfH3HDsdyPI
https://www.youtube.com/watch?v=lfH3HDsdyPI
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